29 Aprile 2025 Grazie alla collaborazione tra Moige e Prénatal e con quasi 1 milione di euro raccolti a supporto delle famiglie italiane, il progetto Generazione G si prepara alla seconda fase. L’obiettivo è quello di sostenere altri 300 nuovi nuclei familiari che si andranno ad aggiungere alle 250 famiglie già supportate durante la prima fase. La valutazione intermedia di impatto realizzata dall’ITCI – Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale ha evidenziato risultati positivi, che hanno migliorato la fiducia dei genitori nelle loro capacità educative e relazionali e promosso stili educativi positivi. Tra i traguardi raggiunti, si contano 52 nuove nascite nei nuclei familiari all’interno del progetto e un significativo sostegno psicologico ed emotivo, con un’attenzione particolare all’ascolto attivo, elemento cruciale per contrastare la solitudine e la sensazione di isolamento. “Il progetto Generazione G rappresenta un esempio concreto di come il lavoro di rete tra aziende, associazioni, famiglie ed istituzioni possa generare un impatto reale e positivo sul territorio. Attraverso il nostro network di genitori esperti, siamo riusciti a creare un modello di supporto efficace che risponde alle esigenze più profonde delle famiglie fragili. Non si tratta solo di aiuto materiale, ma di un accompagnamento emotivo e psicologico che permette di spezzare l’isolamento e costruire fiducia. I risultati ottenuti finora ci confermano che questa è la strada giusta: restituire centralità e dignità alla genitorialità, fornendo gli strumenti concreti per affrontarla con serenità e consapevolezza” – ha dichiarato Antonio Affinita, direttore generale del Moige. Con l’espansione dell’iniziativa a 36 città in 15 regioni italiane, Generazione G intende continuare a offrire strumenti concreti per affrontare le sfide legate alla genitorialità, trasformando queste esperienze in un modello da condividere con gli stakeholder istituzionali. Per ulteriori informazioni sul progetto di Generazione G, vi invitiamo a visitare il sito dedicato Condividi l'articolo su