10 Gennaio 2025 L’uso dello smartphone da parte degli adolescenti è ormai un’attività quotidiana e, in molti casi, determina una sorta di dipendenza nei più giovani. Lo smartphone, infatti, rappresenta uno strumento fondamentale per la socializzazione, ma anche per l’accesso all’informazione e all’intrattenimento, ma un uso incontrollato o eccessivo di questi dispositivi può portare a problematiche serie che possono incidere sia sul piano sociale che psicologico, come l’isolamento, la dipendenza digitale o disturbi legati al sonno. In questo scenario, è importante che i genitori guidino i propri figli verso un uso equilibrato e più consapevole. Per gli adolescenti lo smartphone è anche una finestra sul mondo, una piattaforma che può farli esprimere liberamente, una fonte di apprendimento e un mezzo di svago. Molti ragazzi utilizzano il telefono per rimanere in contatto con amici e compagni di scuola, condividere contenuti sui social media e accedere ai canali di streaming per video e musica. Ma lo smartphone è anche una risorsa educativa: applicazioni, tutorial e contenuti online offrono diverse opportunità di apprendimento. Nonostante i numerosi benefici, un uso smodato dello smartphone comporta dei rischi: in primo luogo, l’esposizione continua a schermi, soprattutto nelle ore serali, può interferire con il sonno degli adolescenti, portando a difficoltà nell’addormentarsi e riducendo la qualità del riposo. In secondo luogo, il tempo trascorso online può sottrarre tempo prezioso alle interazioni faccia a faccia, aumentando il rischio di isolamento sociale. Inoltre, l’uso dei social media può contribuire a problematiche legate all’autostima e alla salute mentale, come la comparazione costante con gli altri e la pressione per ottenere approvazione attraverso “like” e commenti. Infine, non vanno sottovalutati i pericoli legati a contenuti violenti, sessisti o inappropriati, che potrebbero influenzare negativamente lo sviluppo psicologico dei giovani o farli cadere in qualche pericolosa “rete”. Come può un genitore guidare il proprio figlio verso un uso più consono della tecnologia? Intanto, è necessario stabilire regole chiare. È fondamentale che i genitori stabiliscano delle regole chiare (è voluta la ripetizione?) riguardo all’uso del telefono, come limitare il tempo di schermo giornaliero e stabilire orari precisi per l’utilizzo, specialmente durante la notte. Ad esempio, si può decidere di non utilizzare il telefono durante i pasti o un’ora prima di andare a dormire. Bisogna favorire l’educazione digitale. I genitori dovrebbero educare i figli sui rischi legati all’uso della tecnologia, come il cyberbullismo, la privacy online e l’importanza di proteggere i propri dati personali, dunque è opportuno che si formino anche loro per avere le competenze necessarie. È utile anche incoraggiare un utilizzo critico delle informazioni trovate online. I genitori, inoltre, devono fare attenzione a non essere incoerenti nel loro comportamento. Se chiedono ai figli di limitare l’uso del telefono, è importante che loro stessi diano l’esempio, evitando un uso eccessivo e visibile del dispositivo, e che non interrompano il dialogo con loro per visualizzare o rispondere a messaggi o a chiamate. È opportuno utilizzare strumenti di parental control per monitorare il tipo di contenuti visualizzati dai figli e bloccare l’accesso a quelli non adatti alla loro età, trovando un giusto equilibrio tra sicurezza, obbligo di vigilanza genitoriale e rispetto della privacy (che andrà gradatamente crescendo con l’età). In questo modo, si può garantire che il giovane esplori solo contenuti adatti al suo livello di maturità psico-affettiva. I genitori dovrebbero incentivare attività che non coinvolgano lo smartphone, come lo sport, la lettura, la musica, le passeggiate o altre passioni che possano distrarre gli adolescenti dalla continua tentazione di usare il telefono. Il dialogo è essenziale. I genitori devono creare uno spazio sicuro dove i figli possano esprimere preoccupazioni o difficoltà legate all’uso dei social media, evitando di giudicare o punire in modo eccessivo. La comunicazione aperta aiuta i ragazzi a sentirsi supportati e a prendere decisioni più consapevoli. Condividi l'articolo su