24 Maggio 2023 Comunicato Stampa Moige – Movimento Italiano Genitori Roma, 18 maggio 2023 Sui social troppi utenti sotto i 13 anni, esposti a contenuti inadeguati, e che danno consensi senza valore legale. Il MOIGE presenta esposto al Garante per la Privacy Sono sempre più numerosi gli utenti con meno di 13 anni iscritti ai social network. Adolescenti, spesso emotivamente fragili e manipolabili, esposti a contenuti non sempre idonei alla loro età. Negli ultimi anni su queste piattaforme si sono susseguite ‘challenge’ surreali, che hanno portato alla morte di molti giovanissimi, tra gli ultimi, anche una bambina di 10 anni. Una situazione che sembra stia sfuggendo di mano, e più volte denunciata dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori, che ha appena presentato un esposto al Garante per la privacy. La segnalazione denuncia pone innanzitutto l’attenzione su una questione giuridicamente rilevante: i vari social, nel momento in cui si apre un account, chiedono di accettare le norme ed il regolamento, accettando un vero e proprio contratto, e il trattamento dei propri dati. L’iscrizione è gratuita, ma, di fatto, queste aziende ottengono denaro da aziende esterne, attraverso la somministrazione di contenuti sponsorizzati agli iscritti. Per l’ordinamento italiano, però, come si legge nell’esposto “un minore d’età per l’ordinamento italiano non può lecitamente disporre dei propri diritti ed interessi, anche patrimoniali, poiché l’ordinamento attribuisce la capacità di agire a colui che abbia raggiunto la maggiore età”. Ai social attualmente, invece, è permesso lo sfruttamento dei dati anche dell’utente con meno di 18 anni, che, come si legge nel documento consegnato all’Autorità garante della Privacy, si trova “esposto al rischio di esibizione di immagini, con intromissione abusiva e violenta, perché imposta nella sfera visiva, conoscitiva, psichica al soggetto che non ha alcuna possibilità di discernimento, quindi di analisi, valutazione e scelta, rispetto ai messaggi veicolati dai Social. Il minore non è tenuto alla sorveglianza su se stesso e non può difendersi da sé ed astenersi da comportamenti lesivi delle persone fragili, quindi dei minori”. Per il MOIGE, è assolutamente necessario porre in essere “ogni attività volta a impedire la verificazione del rischio di esposizione dei minori a contenuti violenti, inappropriati, pornografici, e/o che compromettano il loro corretto sviluppo psichico, e ad impedire lo sfruttamento economico dei loro dati personali. La questione diventa sempre più preoccupante anche alla luce dello sviluppo di strumenti di intelligenza artificiale che i Social utilizzano e le cui implicazioni non sono ad oggi completamente ponderabili”. Chiediamo al Governo e Parlamento per la tutela dei minori: la verifica dell’identità del contraente-utente, che sia effettivamente e a sua volta verificata con documentazione ufficiale; il divieto di trattamento e commercializzazione dei dati dei minori. Condividi l'articolo su