Neonati in Famiglia: Fatima

Fatima vive in Italia da 7 anni, da quando ha raggiunto il marito trasferitosi 20 anni fa. La coppia, di origine tunisina, ha due bambini: una figlia di 7 anni e un figlio di 3 anni. La donna si occupa a tempo pieno dei loro due bambini. A Tunisi lavorava come infermiera, in Italia le manca un esame per avere l’abilitazione come operatore socio sanitario. La famiglia vive in una casa occupata, con sfratto previsto entro giugno 2022. Nonostante la situazione abitativa precaria i bambini appaiono sereni, ben integrati a scuola e godono di buona salute.

Il sostentamento della famiglia è affidato al padre che ha un contratto regolare part time e percepisce assegno unico per entrambi i figli. La principale difficoltà del nucleo familiare è rintracciabile nella precarietà abitativa per l’imminente sfratto e l’impossibilità di pagare un affitto.

Fatima vorrebbe ultimare il corso da OSS per poter trovare un lavoro e dare il suo contributo. Sperano nell’ assegnazione di una casa popolare per la quale sono in lista ormai da diversi anni. Nell’ultimo periodo le spese sanitarie sono state molte, anche per via della necessità della figlia più grande di dover mettere gli occhiali. Percependo un reddito che supera novemila euro, i coniugi non hanno diritto all’esenzione per il ticket, per tale ragione hanno chiesto di utilizzare il bonus per acquistare medicine generiche per i loro bambini. La coppia è apparsa molto coesa, si è sempre presentata insieme ai colloqui, hanno chiesto consigli riguardanti la crescita dei bambini e sul tipo di alimentazione da adottare. La mamma esperta si è adoperata nel trovare loro un centro estivo parrocchiale per la bimba più grande. Ha fornito indicazioni ed inviato Fatima al centro dei salesiani “Sala Giovani” per avere informazioni riguardanti la prima alfabetizzazione culturale. Dagli incontri tenutisi con la mamma esperta si evidenzia la preoccupazione di Fatima e del marito nel garantire un futuro sereno ai loro figli, partendo proprio dalla situazione abitativa. La donna era fortemente preoccupata di avere una assegnazione abitativa nel quartiere Tor bella monaca, ritenuto dalla coppia non idoneo alla crescita dei loro bambini. Il padre riferisce di non dormire la notte a causa del pensiero costante di non saper dove andare ad abitare. La coppia appare fiera e dignitosa e nonostante la situazione precaria in cui versa la famiglia, Il loro ringraziamento è passato attraverso un grande sorriso e una stretta di mano, visibilmente emozionati per aver avuto un aiuto gratuito.

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