Neonati in Famiglia: Neeraja

Neeraja è una donna di 30 anni, nata in India dove nel 2014 ha conseguito una Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Comunicazioni, seguita poi, da un Master ad indirizzo bancario. In India ha lavorato per tre anni in banca e nel 2017 raggiunge il marito in Italia, dove lui vive dal 2006. In Italia ha frequentato un corso di italiano e vorrebbe inserirsi nel mondo lavorativo utilizzando le conoscenze e le competenze già acquisite. Conosce bene la lingua inglese.

Nel 2019 nasce il loro bambino, da gennaio 2022 frequenta una scuola materna privata solo nella fascia mattutina (non avendo presentato nei tempi previsti, la domanda di iscrizione alla scuola pubblica). Il bambino dopo una iniziale resistenza va volentieri a scuola. A Settembre inizierà a frequentare la scuola pubblica. Controlli pediatrici eseguiti con regolarità, ultimamente è stato ipotizzato un ritardo nello sviluppo del linguaggio forse attribuibile al bi/trilinguismo. Alimentazione molto selettiva: il bambino rifiuta completamente alcuni cibi.

La famiglia attualmente abita con i nonni paterni in una casa con regolare contratto di locazione. Nel Giugno 2022, a causa dello sfratto, si trasferirà in un piccolo appartamento in cui vivranno da soli .

Lo stipendio del marito è l’unico sostentamento economico, lavora come OSS in una cooperativa di servizi sociali che segue persone anziane e disabili. A causa della pandemia ha visto ridotto il suo orario di lavoro da full time a part time con uno stipendio basso e variabile. Attualmente sta cercando un lavoro full time come OSS o in alternativa un lavoro pomeridiano per integrare lo scarso introito economico.

Neeraja vorrebbe seguire un secondo corso di lingua italiana per migliorare la sua competenza linguistica ed in autunno, appena il figlio andrà all’asilo a tempo pieno, iniziare a lavorare per contribuire al sostentamento economico della sua famiglia. Neeraja è molto curata nell’aspetto, garbata nei modi e desiderosa di avere informazioni per un miglior accudimento ed una più armonica crescita del bimbo . E’ molto coinvolta nella cura e nell’ accudimento del piccolo. Un po’ preoccupata perché il bimbo parla poco ed è molto selettivo nell’alimentazione. Riferisce che l’isolamento causato dal Covid ha molto penalizzato il bambino dal punto di vista psicologico ed in termini di socialità.

Il bonus è stato utilizzato per l’acquisto di beni e servizi necessari al bambino come: pannolini, prodotti per igiene, scarpe da ginnastica, vestiti estivi, biancheria intima e un riduttore per wc.

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