13 Dicembre 2021 Il Covid per i giovanissimi ha significato il peggio che può accadere a un bambino o a un adolescente: i nostri ragazzi sono stati costretti a quell’isolamento forzato che conosciamo purtroppo bene. Le conseguenze di quella fase così lunga, deprimente e snervate tanto per i giovani quanto per noi genitori riverberano ancora oggi. C’è da dire anche che alcune zone già fragili di Italia nel complesso sono state colpite con maggiore violenza: laddove esisteva una maggiore povertà familiare, il Covid ha dato il colpo di grazia a tante situazioni precarie. Il tutto si è tradotto in un impoverimento dei ragazzi che ha aggravato la loro condizione di solitudine e disorientamento. Sappiamo bene, e tante ricerche lo confermano, che tutto questo ha prodotto e continua a produrre ricadute psicologiche negative sui giovani davvero preoccupanti, se non allarmanti. Abbiamo quindi deciso di ripartire assieme ai ragazzi, partendo dalla domanda più semplice da fare ma più difficile a cui rispondere: “Come state ragazzi?”. Da inizio settembre siamo tornati nelle scuole tra i banchi e sfruttando la tecnologia da remoto con il progetto “Ripartiamo Insieme!”: l’avvio del progetto si sta tenendo in provincia di Isernia, presso l’Istituto Omnicomprensivo Antonio Giordano di Venafro. Qui man mano incontreremo quasi 670 studenti per contrastare il disagio psicologico che si è insinuato nelle giornate di tanti di loro: Tra incontri in aula, da remoto, uno sportello di ascolto psicologico e pubblicazioni ideate e realizzate ad hoc per i giovanissimi, faremo assieme a insegnanti, studenti e genitori un percorso di riavvio dell’anno scolastico, mettendo al centro di tutto il benessere psicologico dei nostri ragazzi. Condividi l'articolo su