I giovani ambasciatori dell’Istituto Comprensivo “Parco degli Acquedotti” di Roma danno voce alla loro esperienza: leggi i loro contributi

Dopo l’esperienza vissuta dai ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Parco degli Acquedotti”, abbiamo lasciato spazio ai “Giovani Ambasciatori” per raccontarci le loro emozioni ed riflessioni rispetto al loro ruolo. Di seguito le loro testimonianze:

“Ho accettato di essere una Giovane Ambasciatrice per difendere i diritti dei bambini e ragazzi che vengono continuamente bullizzati e per aiutarli a parlare con qualcuno. In passato ho sofferto di una lieve forma di bullismo e oggi, dopo averlo superato ho deciso non di condividere la mia esperienza, ma di cercare di aiutare dei ragazzi/bambini che al giorno d’oggi vengono bullizzati basandomi sui miei eventi in passato.  Come Giovani Ambasciatori stiamo cercando di aiutare i ragazzi che vittime di bullismo non parlano con gli adulti e quindi proviamo a farli parlare con noi, ragazzi della loro età o poco più grandi cercando di stimolarli a raccontarci le loro esperienze. Alle elementari, volevo fare amicizia con delle ragazze perchè ero nuova in quella scuola. Gli ho chiesto quindi di diventare “bff” come si usava prima e loro mi hanno risposto dicendo che se volevo diventare loro amica dovevo superare delle “prove” imbarazzanti. Una di queste mi ricordo che era mettere una mano nel piatto a mensa e fare il verso del maiale. Io, ingenua, l’ho fatto davanti a tutti perchè desideravo tantissimo la loro amicizia. Hanno continuato per molto tempo illudendomi. Quando l’ho scoperto, era troppo tardi per reagire.”

Lavinia de Sanctis

“Ho accettato di essere una Giovane Ambasciatrice per aiutare gli altri a capire come comportarsi in certe situazioni e capire come poterlo fare anche io. Sto cercando di imparare tutto il necessario per essere formata nell ambito del bullismo ed aiutare i miei amici. Sono stata sia una bulla che una vittima ed ovviamente una spettatrice.”

Irene Pezzella

Ho scelto di essere un Giovane Ambasciatore perchè è la cosa giusta da fare, aiutare i ragazzi che hanno difficoltà può cambiare tutto il mondo. Io con i miei compagni abbiamo deciso che faremo un’uscita con delle quinte e con delle quarte, gli faremo delle interviste e cercheremo di aiutarli. La mia esperienza è quella di non avere esperienza, sono sempre stato contro il bullismo. L’unica cosa che so è che è sempre molto difficile da buttare giù il fatto di essere bullizzato Conosco molti dei miei amici che sono stati bullizzati e sentendoli ho capito la loro paura la loro tristezza e soprattutto la loro umiliazione.”

Lorenzo Tana

“Io ho scelto di essere una giovane ambasciatrice perché so che cosa vuol dire essere preso in giro, maltrattato, deriso…… Anche se indirettamente l’ho vissuto e quindi voglio aiutare tutte quelle persone che si trovano in queste situazioni. Sicuramente sono molto attiva riguardo questo e quando vedo un atto di bullismo anche molto piccolo cerco sempre di intervenire. Quando avvengono situazioni di questo genere molte volte parlo con la persona che ha subito la “violenza” e alcune volte riesco anche a confortarlo e a farlo sentire meglio. Fortunatamente non ho mai subito atti di bullismo ma mio fratello si. Adesso sta al liceo ma quando stava alle medie si trovava in una scuola dove i ragazzi erano dei veri e propri bulli che maltrattavano tutti, persino i professori. Tornava da scuola che era sempre triste e alcune volte aveva dei lividi sul corpo. Gli lanciavano gli oggetti, gli rompevano le cose, un giorno gli hanno persino rotto il computer mentre stava in bagno. I miei genitori fecero molti incontri con i professori che non si accorgevano di tutto quello che succedeva in classe. Ci sono stati anche i ragazzi che si sono finti amici di mio fratello ma che poi si sono rivelati quelli che lo prendevano più in giro di tutti. Fortunatamente dopo i miei genitori gli hanno cambiato scuola e non ha più avuto questi problemi. Per questo sono voluta diventare una giovane ambasciatrice per aiutare ragazzi che hanno questi problemi e riuscire insieme a loro a superarli.”

Grace Arcuri

“Ho fatto questa scelta perchè voglio cercare (nel mio piccolo) di aiutare i ragazzi che purtroppo si ritrovano vittime di bullismo. In noi Giovani Ambasciatori possono vedere un amico e coetaneo con cui confidarsi più facilmente rispetto ad un adulto. Penso che nel momento del bisogno ognuno di noi dovrebbe avere qualcuno di cui fidarsi e che non giudica. È per questo che ho scelto di diventare una Giovane Ambasciatrice contro bullismo e cyberbullismo. Stiamo facendo molti incontri via meet con il nostro Prof. Ciatti e di recente siamo andati al campo da calcio della chiesa San Policarpo per parlare con dei ragazzi di quarta e quinta elementare, spiegando loro cos’è il bullismo con alcune domande. Penso che ognuno di noi almeno una volta si sia sentito giudicato semplicemente per il suo modo di essere. Per fortuna, io non mi sono mai ritenuta una vittima, anche perchè sono una persona che tende molto a capire le battute (anche quelle un po’ antipatiche) e a riderci sopra, oppure a non dar retta agli insulti o alle brutte parole, perché quelle nella vita purtroppo capitano a tutti. Però le parole brutte, i giudizi e gli insulti rimangono sempre nella nostra mente ed è difficile dimenticarli. L’importante è capire che ognuno di noi è perfetto così com’è, con i suoi pregi e i suoi difetti, perché sono proprio questi che ci rendono unici e che dei giudizi di altre persone non ci rappresentano e non ci rappresenteranno mai.”

Chiara Di Pasquale

“Ho accettato di essere una Giovane Ambasciatrice per aiutare ad evitare situazioni di bullismo.”

Sofia Marchetti

“Ho accettato di essere una Giovane Ambasciatrice per aiutare i ragazzi che si trovano in una situazione di bullismo; seguo dei corsi di formazione per essere preparata il più possibile ad un eventuale caso. Non sono mai stata una vittima, ma mi è capitato più volte di assistere ad una situazione del genere. Ogni volta che ho trovato un atto di bullismo ho sempre cercato di reagire per aiutare la vittima.”

Eva Piretti

“Ho accettato di essere una Giovane Ambasciatore perché sono stufo che delle persone innocenti vengano maltrattate senza una precisa motivazione. Innanzitutto, qualche volta mi collego con i miei compagni che partecipano al progetto, poi, sto editando un video dove spieghiamo chi sono i Giovani Ambasciatori. Io sono stato sottoposto più volte ad esperienze di Bullismo/Cyberbullismo, sia alle elementari che alle medie, ma adesso ho tutte le ‘armi’ per potermi difendere e il bullo non mi fa più paura”.

Giosuè Karol Vagnoli

“Ho scelto di essere una Giovane Ambasciatrice perchè voglio cercare di aiutare delle persone a vivere in tranquillità senza nessun insulto o violenza. Come Giovane Ambasciatrice e insieme ai miei compagni siamo andati nelle classi 5 della primaria e gli abbiamo fatto delle domande inerenti all’argomento bullismo e cyberbullismo e ci hanno risposto con parole o definizioni che sinceramente non mi aspettavo, rispetto alla me della 5 elementare; essendo di 2 media. Sul tema del bullismo e cyberbullismo non ho avuto nessuna esperienza, magari quelle prese in giro su come mi vestivo o sui modi di fare, però poi si sono fermate lì e le lasciavo andare, però non si trattava di vero e proprio bullismo.”

Ludovica Rossiello

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